La città è in fibrillazione per l’imminente festa popolare e molti negozi del centro cittadino o della cerchia di mura delimitante il centro non sono ancora stati coinvolti dall’amministrazione comunale.
E’ inaudito che si voglia fare una festa con chi non ha ancora preso le misure o sappia cosa accadrà.
Pasqua è ancora lontana per sentirsi parte della sorpresa, di certo una canoa rema meglio se tutti i vogatori sanno cosa stanno facendo, se c’è un ritmo chiaro scandito da un tamburo o da xy.
Dispiace vedere un’opportunità come questa di riconciliazione sprecata per mancanza di comunicazione e coinvolgimento se non della popolazione almeno dei commercianti o di quanti hanno la vetrina.
Del resto poco tempo fa una presunta artista è stata pagata per tracciare sulle vetrine vuote dei numeri e dei segni. Come diceva quello diventeremo sempre più soretans e poveri, se questa è la volontà!?
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